sabato 28 dicembre 2019

Le leggi Fondamentali della Stupidità umana - Vittorio Montalti

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LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITà UMANA
Opera da Camera (DVD)

– Musica di Vittorio Montalti

– Testo di Giuliano Compagno, liberamente tratto dal libro di Carlo M. Cipolla

– Maestro concertatore e direttore Fabio Maestri
– Regia di Giancarlo Cauteruccio
ContempoArtEnsemble
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UN MECCANISMO DRAMMATURGICO ASTRATTO PER LE LEGGI FONDAMENTALI
di Paolo Petazzi

L’opera “quasi intelligente” Le leggi fondamentali della stupidità umana è il terzo frutto della collaborazione tra Vittorio Montalti e Giuliano Compagno che giunge sulle scene, dopo L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento (Venezia, Biennale, 2013), ed Ehi Gio’ (Spoleto 2016), riproposto per la prima volta a Firenze in una nuova versione nel 2018. Un progetto precedente, Un romano a Marte, un omaggio a Ennio Flaiano, è stato portato a termine nel 2019 e rappresentato a Roma il 23 novembre. Non ha una impostazione drammaturgica convenzionale, come non la ha l’omaggio a Rossini di Ehi Gio’: caratterizza entrambe le opere, nonostante i riferimenti a Flaiano e Rossini, l’interesse di Vittorio Montalti per un a drammaturgia astratta, che si manifesta con piena evidenza nelle Leggi fondamentali della stupidità umana e che si percepiva con chiarezza nel primo lavoro nato dalla collaborazione del compositore con Giuliano Compagno, già nella scelta del testo da cui è tratto. Basti qui ricordare che il titolo L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento, corrisponde letteralmente a quello francese di un testo di Perec del 1968 che uscì postumo e di cui esiste una traduzione italiana. Lo scrittore ne fece anche una versione teatrale, L’augmentation (1970). In un raffinato e complicato gioco letterario si prospettano le diverse situazioni in cui può trovarsi un impiegato che decide di andare dal capufficio a chiedere un aumento. Perec non sceglie tra le situazioni possibili, le rappresenta tutte. Il libretto non si fonda sulla versione teatrale, ma su quella precedente, e ne compie una necessaria semplificazione; ma rispetta l’idea centrale che aveva interessato il compositore, pur senza spingere all’estremo le potenzialità di astrazione che c’erano nell’idea di Perec di basare la struttura del racconto su un diagramma di flusso che contemplava tutte le possibili soluzioni. Nella prima opera di Montalti lo smarrimento dell’impiegato nel gioco delle possibilità si realizza efficacemente in una vocalità che spesso frammenta la parola o la riduce a un borbottio incomprensibile, e la pone in rapporto con una scrittura strumentale sottile e rarefatta, calcolata con rigore. Ironia e leggerezza sono tra i punti di forza della partitura. Fin da questo primo lavoro si afferma la vocazione di Montalti per un teatro astratto, lontano dal naturalismo e dalla narratività tradizionale. Continua [...]


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Regia Video
Giuseppe & Luciano Scali
Ingegnere del suono
Marco Cardone
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venerdì 11 gennaio 2019

Kamran Khacheh - CONCERTO a Fonte Delle Fate












Descrizione

Seven Sonnets of Michelangelo op. 22 – Duo Letizia Dei, Chiara Saccone - Benjamin Britten


Seven Sonnets of Michelangelo op.22
Compositori Benjamin Britten
Organico Voce (soprano) e Pianoforte
Tracce ed AutoriDescrizione
Altro
Registrato in EMA Vinci service da Giuseppe Scali
Masters Audio e Grafico 2018 Giuseppe Scali
Copyright e Data di pubblicazione @ 25.04.2018 L&C – EMA Vinci records

domenica 6 gennaio 2019

ANJA di Matteo Manzitti

 Official PAge

DESCRIZIONEAjna in sanscrito significa terzo occhio, quel punto d’osservazione interiore raggiungibile solo attraverso una pratica continua che ci consente di fare un salto nel nostro sguardo sulle cose.AJNA – Uno sguardo non violento è anche un progetto musicale che vuole riflettere sulle basi, sulle origini della violenza e della prevaricazione, in un certo senso sostenendo che l’uscita dalla violenza (che nel nostro tempo ha spesso il volto del fanatismo e del fondamentalismo religioso) possa essere solo un’uscita verso l’alto, una sorta di guarigione spirituale. Un quartetto d’archi, talvolta accompagnato da ombre elettroniche composte da suoi stessi gesti trasfigurati o semplici sfondi, si alterna ad una voce. Questa voce legge stralci dal profondo e al contempo leggero saggio di Amos Oz Contro il fanatismo, e accompagnando questa voce che procede nel disaminare il funzionamento di una mente rigida, non in ascolto, esso stesso negli elementi musicali subisce un ‘indurimento’ progressivo. La musica diventa sempre più asciutta e fredda, fino all’improvvisa esplosione di un calore recondito, che apre le porte di una trasformazione finale.
La scrittura quartettistica ha nei suoi stilemi molte tecniche estensive proprie della musica contemporanea, una vasta gamma di colpi d’arco, soffi, strappi e un generale rapporto con l’universo inarmonico degli strumenti, senza rinunciare però né alla figurazione melodica, né ha pattern ritmici ascrivibili ad altri mondi musicali.
Vi è inoltre nel procedimento compositivo un continuo rapportarsi all’universo delle altezze, come parametro fondante del discorso musicale.
Ajna è diviso in cinque movimenti.  Ogni movimento tranne l’ultimo, oltre ad un titolo, ha una piccola ‘legenda emozionale’, dove si descrive la sua funzione drammaturgico-musicale.
TRACCE:
1) AJNA – Uno sguardo non violento [26:57]
2) Deep1 [2:50]
3) Deep2 [2:05]
DATA PUBBLICAZIONE  2018
ETICHETTA  L&C
© 2018 EMA Vinci 70134
℗ 2018 EMA Vinci records

mercoledì 2 gennaio 2019

Crumb Portrait – Maria Elena Romanazzi | Raffaella Ronchi

http://www.emavinci.it/store/prodotto/crumb-portrait-maria-elena-romanazzi-raffaella-ronchi



TITOLO CRUMB PORTRAIT
ARTISTA Maria Elena Romanazzi, Raffaella Ronchi
COMPOSITORE George Crumb
ORGANICO pianoforte amplificato, voce
 
DATA PUBBLICAZIONE  2018
ETICHETTA  L&C
 
TRACCE:
 
APPARITION (1979) 
Elegiac Songs and Vocalises 
for Soprano and Amplified Piano 
On Texts from Walt Whitman’s “When Lilacs Last in the Dooryard Bloom’d” 

I. The night in silence under many a star
Vocalise I: Summer Sound
II. When Lilacs Last in the Dooryard Bloom’d
III. Dark Mother, always gliding near, with soft feet
Vocalise 2: Invocation
IV. Approach Strong Deliveress!
Vocalise 3: Death Carol (“Song of the Nightbird”)
V. Come Lovely and Soothing Death
VI. The night in silence under many a star
Maria Elena Romanazzi soprano
Raffaella Ronchi amplified piano 
MAKROKOSMOS, Volume II (1973)
Twelve Fantasy – Pieces after the Zodiac
for Amplified Piano
 
Part One
  1. Morning Music (Genesis II)   Cancer 
  2. The Mystic Chord   Sagittarius
  3. Rain-Death Variations   Pisces 
  4. Twin Suns (Dopplegänger aus der Ewigkeit) [SYMBOL]   Gemini 
 
Part Two 
  1. Ghost-Nocturne: for the Druids of Stonehenge (Night-Spell II)   Virgo 
  1. Gargoyles   Taurus 
  2. Tora! Tora! Tora! (Cadenza Apocalittica)   Scorpio 
  3. A Prophecy of Nostradamus [SYMBOL]   Aries 
 
Part Three
  1. Cosmic Wind   Libra
  2. Voices from “Corona Borealis”   Aquarius
  3. Litany of the Galactic Bells   Leo 
  4. Agnus Dei [SYMBOL]   Capricorn
Raffaella Ronchi amplified piano
Three Early Songs (1947)
Voice and Piano
1.Night text by Robert Southey2. Let It Be Forgotten text by Sara Teasdale 
3. Wind Elegy text by Sara Teasdale 
Maria Elena Romanazzi soprano
Raffaella Ronchi piano
L’immagine di copertina “Apparition” è stata realizzata dall’artista Cinzia Fiaschi per ll progetto musicale CRUMB PORTRAIT.
Marco Cardone, progetto audio e registrazione
Nino Cannatà – Progetti Digitali multimedia, progetto grafico
Una produzione EMA Vinci service
© 2018 EMA Vinci